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in collaborazione con MAT – Movimento Artistico Ticinese
www.m-a-t.ch
il Teatro D'Emergenza presenta:
www.teatrodemergenza.com
IL CROCEVIA
Seminario teatrale residenziale su testi di Federico Garcìa Lorca
Insegnanti:
Luca Spadaro e Massimiliano Zampetti
Testi di lavoro:
(da leggere attentamente e con curiosità)
Yerma
La casa di Bernarda Alba
Nozze di sangue
di Federico Garcìa Lorca, edizioni Einaudi
Data: dal 13 al 21 agosto 2011
Luogo: Nante (Canton Ticino), Svizzera
Costo: CHF 650.- / Euro 510,00 tutto incluso (vitto, alloggio, seminario).
Iscrizioni e/o informazioni:
segreteria@m-a-t.ch +41(0)76 337 27 51
Premessa:
Un seminario è il tempo in cui porsi domande sul proprio mestiere.
Domande che non siano retoriche, ovvero domande necessarie di cui non si conoscano le risposte. Per fare questo bisogna predisporsi al rischio di perdersi, di non apparire brillanti. E’ una cosa difficile e innaturale per chi fa il nostro mestiere. Ma un seminario è forse l’unico momento in cui l’attore è più importante dello spettatore.
Bisogna imparare ad usare il proprio tempo, che è poco e prezioso. Mettere a frutto il proprio tempo durante un seminario può dare la scomoda sensazione di stare perdendo tempo. Ma durante un seminario non si può avere fretta, le ore si dilatano nello studio di un’inezia e volano via. E bisogna imparare a perdere tempo senza sprecarlo.
Durante un seminario ci si confronta più con il mestiere che con l’arte. Per mestiere intendiamo quella forma di artigianato, con le sue tecniche e i suoi strumenti di lavoro, che ha come obiettivo il raccontare una storia
Il crocevia:
Nei drammi di Garcìa Lorca si incontrano e si fondono quattro elementi, quattro forme teatrali, quattro modi di raccontare.
C’è il realismo, concreto e secco, delle situazioni e dei personaggi.
C’è la forma poetica ed evocativa delle parole.
C’è il canto e la musica popolare, i suoni ingenui e sinceri che increspavano il silenzio delle campagne.
C’è l’ambientazione in una società arcaica, che confina con il “c’era una volta” delle fiabe.
Fiaba, canto, poesia e realismo teatrale sono gli ingredienti delle scene che esploreremo. C’è materiale sufficiente per lavorare nove mesi, noi ci giocheremo per nove giorni, cercando di seminare qualcosa di buono che col tempo, magari, germoglierà.
Struttura del seminario:
Affronteremo le scene a partire dalla trama realistica, esplorando attivamente linee d’azione e di pensiero del personaggio, sottotesti fisici e motivi dell’agire. Cercheremo di dare vita al corpo, di fare sì che diventi veicolo del racconto. All’inizio non useremo le parole del poeta. La parola è prima di tutto un’azione verbale a cui, in un secondo tempo, verrà data una forma. La sera lavoreremo su canto e orchestrazione (chi sa suonare uno strumento lo porti). Non siamo esperti di musica. Canteremo bene e canteremo male, poco importa, quel che conta è che faremo cantare i personaggi.
Corpo, voce e musica ci serviranno anche per esplorare il mondo magico, fitto di fiabe e di misteri, che riempie di sé l’opera di Federico Garcìa Lorca.
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