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L’idea di un Festival di narrazione nasce da alcuni narratori dei Confabula, gruppo che fa parte dell’Associazione Giullari di Gulliver e lavora nell’ambito del racconto e dall’Associazione Cultura Popolare, attiva con proposte culturali di alto contenuto sociale e artistico.
Arzo, quale paese ospite del Festival, non è stata una scelta casuale ma pensata allo scopo di decentrare l’offerta culturale e rispondere all’obiettivo di animare un piccolo nucleo, per un periodo di alcuni giorni, restituendo alle corti e alle piazze la loro originaria funzione di luogo di incontro, scambio e condivisione, evitando quindi di passare attraverso una struttura canonica, come può essere un teatro.
Il Festival è diventato il luogo fisico di incontro in cui molteplici culture e modi di vivere e percepire sono messi a confronto attraverso i racconti proposti da narratori di diversa provenienza.
Durante le giornate del Festival gli spettatori e i narratori, vivendo in stretto contatto, creano momenti di scambio artistici ed umani molto apprezzati.
Il programma del Festival, che si svolge nell’arco di quattro giorni durante la fine del mese di agosto, è rivolto a persone di tutte le età con un ventaglio di proposte diversificate: dalle storie per bambini nel pomeriggio a quelle per giovani e adulti della sera.
Nel corso degli anni il coinvolgimento della popolazione locale nell’organizzazione di questo evento è diventata sempre più importante e non a caso il Festival può contare sulla collaborazione di un centinaio di volontari.
Da sempre la programmazione artistica si focalizza su spettacoli di narrazione tesi a recuperare, nella dimensione dell’ascolto collettivo, il potere del racconto di ridare vita alla memoria, creare comunità e spingere le persone a confrontarsi, riflettere e intervenire. Il programma delle passate edizioni si è vieppiù arricchito di proposte di alto contenuto artistico che hanno convinto il grande pubblico e la critica, facendo del Festival un appuntamento ormai consolidato nel panorama culturale insubrico.