La narrazione presenta ricordi d’infanzia della vita negli anni ’60 in Ticino, con le atmosfere di un quartiere, i suoi viali alberati, le botteghe e le fabbrichette tipiche all’epoca delle cittadine di provincia. Piccole grandi rivoluzioni di un periodo in fermento, dove per una bambina “modernità” è anche indossare i pantaloni e la tv riunisce i vicini per le avventure di Zorro. Le case dove viviamo ci modellano, come un involucro oltre il corpo e le emozioni, diventando parte di noi. La narrazione è puntualizzata dalla musica dal vivo del bassista jazz Tiziano Tomasetti, che accompagna l’interprete sottolineando il racconto e rievocando con ironia memorie sonore dell’epoca. Santuzza Oberholzer, direttrice artistica del Teatro dei Fauni di Locarno, è autrice, interprete e regista, premiata al Festival internazionale di Teheran, “Ospite illustre della città di La Habana” e premio TASI “Donna della scena 2009”. Tiziano Tomasetti bassista, compositore per diversi gruppi, ha già lavorato per varie produzioni teatrali a Losanna, dove vive.
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